sabato 20 settembre 2014

La Responsabilità dello Youtuber [1]

Youtube è sempre stato un argomento interessante per me, ci giro spesso per ore e conosco molti canali di qualità di cui un giorno mi piacerebbe parlare, accidia permettendo.
Questa piattaforma ha un potenziale enorme, profuma di Agorà ateniese molto più degli altri social, permette di scambiare idee, passioni, cultura e tante altre belle cose con la leggerezza  impareggiabile del dialogo e senza bisogno  di troppo tempo da spendere.
Purtroppo però forse quella che ho appena descritto è solo una bella utopia, resa difficile dal target medio di Youtube, ragazzini troppo giovani che se ne fregano altamente della cultura e vanno a cercare il video per “staccare la spina” e divertirsi un po’.
Niente di sbagliato in questo, intendiamoci.
Chi a tredici anni non preferiva un divertimento senza pensieri a un libro? Io no di sicuro.
Questi utenti sono molti sul tubo e parecchi creatori di contenuti hanno pensato bene di rivolgersi a loro, raggiungendo in molti casi un successo considerevole.
I problemi iniziano qui, quando lo youtuber raggiunge grandi cifre e diventa importante, autorità e modello per il suo pubblico.
A questo punto è quasi normale che gli utenti, soprattutto se giovanissimi, lo vedano come un esempio da seguire, un eroe da cui prendere spunto. Lo Youtuber si deve comportare di conseguenza.
Se ne vedono troppi in giro che non si rendono conto o se ne sbattono del peso delle loro azioni sul pubblico, non fanno altro che sfruttare e manipolare una massa troppo malleabile, è troppo facile instillare certe idee o comportamenti in un pubblico così sprovveduto e ingenuo.
Uno dei mantra più ripetuti e odiosi che sento da questa gente e su cui, guarda caso, sono quasi tutti d’accordo è quello di farsi i cazzi propri, di badare a se e al proprio orticello.
Non ci sarebbe neanche bisogno di dire quanto sia ributtante un messaggio simile, ma non si sa mai.
L’Italia è un paese dove la gente si è fatta i cazzi suoi per troppo tempo, a partire dalla politica fino ad arrivare alla vita di tutti i giorni, se le persone capissero l’importanza di discutere, di criticare e di lamentare le proprie mancanze in maniera costruttiva forse qualcosa potrebbe cambiare.
E qui nasce il bisogno che anche gli Youtuber si rendano conto della proprie responsabilità, data dall’influenza che esercitano sulle masse, e se proprio non se la sentono di mandare qualche messaggio positivo e utile, che almeno si limitino a non fare troppi danni.


4 commenti:

  1. Questo post mi rende contenta per più di un motivo. 1) poche volte mi è capitato di vedere collegamenti tra youtube e blog letterari. Ora mi sento un po' meno sola. 2) concordo con le tue riflessioni sul rapporto tra youtuber ed utenti. I ragazzini su youtube sono veramente tanti, nel bene e nel male. Molti youtuber diventano famosi quasi solo grazie a quella fascia di pubblico - propongono contenuti che facciano colpo su di loro, spesso a spese della qualità o anche della semplice dignità. Come youtuber, ma anche come semplice utente, ho capito subito una cosa: se provi ad essere educato, a dire sempre "secondo me" e "non lo so", non esagiti gli animi, e quindi non sarai *mai* famoso come chi fomenta risse, gioca a spararla più grossa degli altri eccetera. 3) finalmente qualcuno si pronuncia contro la massima del "farsi i cazzi propri". Non ne potevo più. E' omertà mascherata da saggezza.

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    1. Grazie mille per il commento, mi hai fatto felice :)
      Youtube è un po' uno specchio deformante, una lente d'ingrandimento della società italiana, coi suoi pregi e i tantissimi difetti, come la strafottenza ignorante e l'omertà appunto
      Penso che stia a noi utenti cercare di cambiare le cose in meglio, anche se sarà molto ,molto difficile ;) .

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    2. Il problema gigantesco dei social media in generale è che favoriscono la mancanza di pudore, la crudeltà, la stupidità ed in genere le parti più nocive e superflue degli esseri umani - sono comunque convinta che la colpa sia sempre e solo degli esseri umani, e che i social media siano semplicemente un mezzo pericoloso, ma di per sè innocente. Nel mio piccolo tento di fare la mia parte :)

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    3. Sono d'accordo, ma credo che una grossa fetta di colpa sia anche del fatto che il boom dei social e dell'internet in generale sia venuto in un tempo (relativamente) recente, le persone non hanno ancora capito bene come approcciarvisi e molti credono ancora che non sia il mondo "reale" ma un mondo a parte, un paese dei balocchi insomma.
      Si spera che non cozzino contro la realtà in modo troppo violento ;)

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