venerdì 29 agosto 2014

Il Palazzo , Will Eisner

“Per più di ottant’anni il palazzo si era stagliato a cavallo dell’incrocio di due grandi viali […] Col tempo, intorno alle sue fondamenta si raccolse un mucchio invisibile di drammi personali.
Un giorno il palazzo venne demolito, lasciando un’orrenda buca e un rimasuglio di residui psichici. Dopo molti mesi, dalla buca si innalzò un nuovo edificio. Oggi, a volte, di mattina, ecco che quattro fantasmi appaiono all'entrata.
 MONROE MENSH.
 GILDA GREEN.
ANTONIO TONATTI.
 P.J. HAMMOND.  

Possibile che un edificio possa assorbire come una spugna le passioni e i tormenti degli uomini che lo frequentano tanto da legare le loro anime ai mattoni e renderli parte integrante della costruzione?
Perché questo è ciò che avviene in “Il Palazzo”.
Quattro storie di persone vissute all’ombra del grande edificio. Quattro persone comuni alle prese con i grandi drammi della vita, che finiscono per rimanere nel palazzo anche quando questo viene abbattuto, tanto ne sono legati.
L’autore ci fa conoscere Monroe Mensh, un uomo che si adatta alla realtà cittadina nella prima parte della vita, impara ad apprezzare la banale routine e sviluppa una capacità molto utile per vivere bene in città, farsi i cazzi propri. Tutto questo fino a quando non vede un bambino morire proprio davanti al palazzo. Monroe decide così di aiutare i bambini in difficoltà, con ogni mezzo. Fino alla fine.

Poi c’è Gilda Green, una “Vera bellezza” che si innamora di un poetucolo squattrinato e lo incontra ogni giorno a pranzo davanti al palazzo. La donna però decide di scegliere la sicurezza economica e sposa un dentista, iniziando a vivere in bilico tra i due uomini.

Antonio Tonatti, un violinista costretto a sacrificare la musica per un lavoro da operaio perché troppo povero, ma che riesce a esprimere in pieno il proprio talento in seguito a un incidente che lo rende menomato.

E infine la storia di P.J. Hammond, figlio di un ricco proprietario immobiliare che sacrifica la propria ricchezza e la salute perché ossessionato dall’acquisto del palazzo.

Le quattro storie si incrociano e, insieme , danno un’immagine di una città dove il materialismo degli edifici, del denaro e del lavoro si contrappone alle passioni umane, dove i sogni degli abitanti si scontrano dolorosamente con la fredda e spietata realtà che li circonda.


martedì 26 agosto 2014

Conosciamoci meglio

Salve, caro internauta giunto su questo sperduto blog in chissà quale turpe e curioso modo.
Prima di iniziare a scrivere una valanga di interessantissimi articoli che sollazzeranno e stuzzicheranno la tua curiosità vorrei darti un paio di avvertimenti utili alla comprensione di questo blog…
-Non fraintenderne il nome. Non parlerò solo di letteratura e libri, ma di tutto ciò che credo sia interessante e su cui penso di avere qualcosa da dire.
Gli argomenti quindi saranno pressappoco questi: libri per l'appunto, ma anche film, fumetti, arte e filosofia.
Già… arte e filosofia.
In particolare ho intenzione di creare una rubrica chiamata #PhilosophyForDummies dove spero di parlare dell’amata filosofia nel modo più semplice, immediato(e si spera divertente) possibile.
Oltre a questo, scriverò anche articoli sul mondo di Youtube e sull’attualità quando ne sentirò la necessità.

-L’altro avvertimento riguarda un aspetto del mio carattere che probabilmente mi darà spesso dei  problemi con il Blog e con molte altre cose… Sono terribilmente pigro e mi stanco facilmente.
Se mi sono preso questo “impegno” è anche per dare un paio di calci in bocca alla mia pigrizia e andare alla ricerca di nuovi stimoli interessanti.
Bene internauta, ora che ci conosciamo meglio sentiti libero di seguire questo blog, di commentare gli articoli e di farmi sentire il vero re dell’internet.
Ciao Ciao.